BLOG

Quale mondo vogliamo?

In occasione della partecipazione al programma radiofonico “Diamoci una mano” di stamattina, ho potuto riflettere sul celebre aforisma di Gandhi

“Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

scelto per introdurre l’operato del WWF, a cui era dedicata la puntata. Mi ha incuriosito non tanto la prima parte della frase, quanto la seconda.

Gandhi infatti sembra porci di fronte alla sfida del nostro cambiamento – ma leggendo bene mi sembra che prima dobbiamo operare un passo difficile: capire quale mondo vogliamo…

Non è una risposta semplice né scontata perché, come scrive Aldo Nove

accondiscendiamo
allo scaduto, deprezzato
presente mercificato

e siamo

 

ossessi
da condizionamenti
silenti perché ovunque”.

Non è facile: per rispondere serve l’immaginazione. Anzi: serve sognare.

Ad esempio posso sognare un mondo dove non ci sia tolto il tempo, un mondo dove le parole abbiano ancora un posto ancorato, concreto e non siano volatili, un mondo dove invece di sentirci equilibristi sul vuoto possiamo toccare la terra, possiamo cacciare il terrore dell’insensato con la terra. Atterrare contro il terrore.
(Quale migliore occasione che farlo scambiando idee ed esperienze con i volontari del WWF?).

Il problema è capire da dove mi arrivano queste immagini di mondo, capire se posso contare su di esse o se invece sono solo la conseguenza di quell’ossessione da condizionamenti… Sento che mi è richiesto uno scatto in avanti: mi accorgo che il mondo che sogno è il riverbero di una mia parte molto nascosta e forse ancora anestetizzata.

Allora devo rivolgere lo sguardo verso di me, all’interno, e un po’ alla volta scoprire le voci sommerse, gli scarti di desiderio per cercare la mia autenticità. Sapendo che, come scrive ancora Aldo Nove,

“Lo siamo da tempo
diversi da noi stessi.

Forse da questo punto posso pensare il mondo che voglio.

Enrico

 

 

 

Aldo Nove, “Rivolta contro il mondo contemporaneo”, in Poemetti della sera, 2020, Einaudi

Per risentire la puntata: “Diamoci una mano” Rete Uno, ore 8.30, con Mirko Bordoli e Clarissa Tami

 

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
Logo Morbidevoci

Sentiamoci

via Canevascini 4 — 6900  Lugano

Clarissa: +41 79 471 99 56

Enrico: +41 78 760 70 68

info@morbidevoci.ch

Morbidevoci © 2023